Come sarà Milano nel 3048? se ci sarà ancora!!!!
Più piccola e meno caotica di ora, senza strade se non quelle pedonali,
il traffico di persone gestito a bordo di piccoli aerotaxi a idrogeno,
il traffico pesante con dirigibili.
Anche all'esterno della città non sarà possibile trovare strade;
le merci viaggeranno in dirigibile o in nave lungo i gloriosi navigli, i lavori agricoli saranno svolti con l'aiuto di piccoli dirigibili trattori, l'energia necessaria sarà ricavata da pannelli solari in copertura degli edifici e anche in piccoli impianti disposti in campagna.
Nessuno avrà più l'automobile; per spostarsi in città ci sarà una sviluppatissima rete metropolitana, gli aerotaxi assicureranno gli spostamenti più lunghi, i dirigibili a lunga percorrenza le rotte nazionali ed intercontinentali.
E per andare in vacanza? Be, nessun problema, si potrà sempre affittare un piccolo dirigibile camper per scorrazzare liberi e felici in giro.
Almeno speriamo!!!
giovedì 18 novembre 2010
venerdì 5 novembre 2010
Le grotte di Postumia
Postumia, Postojna in sloveno, è una piccola cittadina a una ottantina di kilometri a est di Trieste.
Di per se non è un gran che, ma sicuramente merita una visita il territorio carsico che si estende alle sue spalle.
All'interno di vaste foreste di conifere, si trovano tutti gli elementi tipici del carso: doline, inghiottitoi, formazioni rocciose affioranti di un biancore tipico ecc...
Naturalmente si trovano anche i diversi ingressi al sistema di grotte noti come le Grotte di Postumia.
L'ingresso principale, almeno turisticamente parlando, si trova a qualche kilometro da Postumia, è una macchina da turismo molto organizzata, con vasti parcheggi per automezzi, ristoranti e fast food, negozietti di souvenir e sportelli bancomat.
Al di la di tutto, la visita alle grotte merita; si entra fin da subito in un mondo incredibile, fatto di formazioni rocciose e concrezioni calcaree, dalla forma bizzarra e dai nomi ancor più bizzarri.
Oltre alle grotte, merita una visita l'adiacente museo di speleobiologia, allestito all'interno di grotte e che ospita diversi esemplari di Proteus, un anfibio che vive nelle cavità sotterranee, diffuso oltre che a Postumia, anche in altri sistemi carsici lungo il confine italo-sloveno.
Di per se non è un gran che, ma sicuramente merita una visita il territorio carsico che si estende alle sue spalle.
All'interno di vaste foreste di conifere, si trovano tutti gli elementi tipici del carso: doline, inghiottitoi, formazioni rocciose affioranti di un biancore tipico ecc...
Naturalmente si trovano anche i diversi ingressi al sistema di grotte noti come le Grotte di Postumia.
L'ingresso principale, almeno turisticamente parlando, si trova a qualche kilometro da Postumia, è una macchina da turismo molto organizzata, con vasti parcheggi per automezzi, ristoranti e fast food, negozietti di souvenir e sportelli bancomat.
Al di la di tutto, la visita alle grotte merita; si entra fin da subito in un mondo incredibile, fatto di formazioni rocciose e concrezioni calcaree, dalla forma bizzarra e dai nomi ancor più bizzarri.
Mappa del territorio
penna e acquerello su carta
lunedì 1 novembre 2010
Slovenia 2010
La mappa del Tour in Slovenia di luglio.
Il nostro viaggio è iniziato a Rust, in Austria, per vedere le cicogne, che quì arrivano a centinaia all'inizio dell'estate.
La nostra vera meta era però la Slovenia con le sue montagne e le foreste, senza dimenticare Lubiana, la capitale, e le imperdibili grotte di Postumia.
In tratto rosso l'itinerario compiuto; i toponimi indicano le località visitate; i triangolini blu i campeggi utilizzati.
Penna e acquerello su carta
martedì 26 ottobre 2010
Contea di Avador
Contea di Avador, Terra di Feeria
una terra incantata, magica, ma anche terribile,
dove ogni desiderio è realizzabile e ogni incubo è reale.....
Frutto della mia fantasia questa mappa della Contea è disegnata a penna e colorata con matite acquerellabili su un libro. (Albero e foglia di J.R.R. Tolkien)
lunedì 11 ottobre 2010
Caccia al Gigante e Fanorona
Sono due giochi ricavati da piccoli taglieri in legno pirografati.
Del primo ne abbiamo già parlato qualche post fa: il classico gioco sbilanciato, tre contro uno, eccetera eccetera.
Il secondo gioco si chiama Fanorona ed è il gioco nazionale del Madagascar, un gioco tradizionale molto comune in quell'isola.
In questa realizzazione il tavoliere è un tagliere in legno, forato per alloggiare le pedine e decorato a pirografo.
Le pedine sono realizzate con tees, che sono i piccoli supporti dove si pone la pallina da golf per il tiro.
Del primo ne abbiamo già parlato qualche post fa: il classico gioco sbilanciato, tre contro uno, eccetera eccetera.
Il secondo gioco si chiama Fanorona ed è il gioco nazionale del Madagascar, un gioco tradizionale molto comune in quell'isola.
In questa realizzazione il tavoliere è un tagliere in legno, forato per alloggiare le pedine e decorato a pirografo.
Le pedine sono realizzate con tees, che sono i piccoli supporti dove si pone la pallina da golf per il tiro.
domenica 26 settembre 2010
Tris
venerdì 17 settembre 2010
Tavola Mulino a stampa
Caccia al Gigante
Nato nell'Europa del Nord al tempo dei Vichinghi, lo si ritrova come gioco tradizionale anche in Francia, India, Cina.
Fa parte della famiglia dei giochi in cui un gruppo di “inseguitori” deve riuscire ad intrappolare, impedendogli ogni movimento, il “fuggitivo”, il quale a sua volta deve cercare di rompere l'accerchiamento per vincere.
Realizzato su cuoio pirografato e applicato su tavola di legno di rovere.
domenica 12 settembre 2010
Halatafl
Nato nell'Europa del Nord al tempo dei Vichinghi, è citato nella Saga di Grettis, scritta probabilmente da un monaco islandese alla fine del XIII secolo, lo si ritrova come gioco tradizionale inizialmente in Francia ed Inghilterra, per poi diffondersi al resto d'Europa.
Fa parte della famiglia dei giochi sbilanciati, in cui due avversari si contendono la vittoria disponendo di un numero di pezzi di gioco disuguali.
In questo gioco il giocatore bianco (le oche) ha a disposizione 13 pedine con il compito di immobilizzare il giocatore nero (la volpe) con una sola pedina a disposizione, che ha come obiettivo la cattura di tutte le pedine nemiche, o comunque tante quanto è necessario a rendere l'avversario inoffensivo.
Anche questo tavoliere è realizzato in legno pirografato e rifinito con cera d'api.
I pezzi da gioco sono dipinti a mano.
Tavola Mulino
Noto anche come filetto medioevale, è un gioco antichissimo risalente ai Fenici o ai Troiani.
Ne fa cenno Ovidio e se ne trova descrizione in un manoscritto del XIII secolo ora conservato presso l'università di Montpellier, in cui è illustrato con il tavoliere tipico da noi conosciuto.
Fa parte della famiglia dei giochi di “filetto”, diffusi come giochi tradizionali in Europa, Africa, Asia e sud America, seppur con nomi e regole diversi.
Questo è realizzato in legno pirografato e finito con cera d'api.
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